Maggio 2020 Dogliani - Monforte d'Alba senza incontrare neanche una macchina.
Pieno lockdown da Covid, enoteca aperta a singhiozzo, spedizioni da gestire, consegne a domicilio. La mia categoria è stata sicuramente una delle più fortunate nell'ambito del commercio: potevo lavorare in negozio come da casa, ma soprattutto potevo uscire per andare a fare visita ai produttori! E quale migliore occasione per farlo se non in un Venerdì di metà Maggio, con la Langa che si risveglia, sole, caldo.. alla fine non è mica così male sto lockdown!?!
Arrivo in quel di Monforte, poco fuori dal paese, sulla strada che porta verso Roddino e Serralunga d'Alba. Ad attendermi c'è Massimo Benevelli, che in un periodo di pandemia mi accoglie in cantina preparando un tavolo da degustazione al limite della regalità (si, con la r).
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Massimo mi ha impressionato sin da subito per l'umiltà, i modi gentili, buoni, quasi timidi ed introversi. Questo è ciò che mi ha fatto riflettere: non ero di fronte ad un commerciale, non ero di fronte ad un cantina strutturata per l'accoglienza, ma avevo a che fare con un vero artigiano, o, come si definisce Massimo stesso in etichetta, un contadino.
Prima della degustazione vera e propria abbiamo fatto un giro in cantina, durante il quale Massimo mi ha spiegato quali vini produce, dove vengono coltivate le uve e come vengono vinificate.
Tutte le vigne si trovano nel versante di Monforte che guarda Serralunga d'Alba: Le Coste di Monforte, Mosconi, e Ravera di Monforte. Quest'ultimo è lo storico vigneto della famiglia Benevelli, con viti che raggiungono i 50 anni di età. L'agricoltura è sostenibile, senza utilizzo di diserbanti, concimi chimici e trattamenti sistemici. Visitando la cantina si nota subito una cosa: solo vasche in acciaio per le fermentazioni e botti di legno di grandezza variabile. Massimo mi spiega che tutte le fermentazioni sono spontanee, e tutto il percorso che porta alla bottiglia finale viene fatto con il minimo intervento.
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Giunti al tavolo degli assaggi, rimango basito: pulizia, materia, complessità, eleganza ed una forte, fortissima anima identitaria di Monforte... Non manca niente. Com'è possibile che si sia sentito parlare così poco di questa azienda?
I tre Barolo vengono vinificati tutti nel medesimo modo per permetterci di apprezzare quelle che sono le differenze peculiari dei diversi terroir di origine.
Le fermentazioni sono in acciaio a cappello sommerso con una macerazione di circa 30/40 giorni in base all'annata. Per quel che riguarda l'affinamento, nell'annata 2016 Massimo utilizzava solo botte grande per Le Coste e Ravera, mentre il Mosconi a causa della poca produzione, veniva riposto in tonneau. Ad oggi invece, l'invecchiamento avviene per tutti i Barolo esclusivamente in botte grande.
Il Langhe Nebbiolo fermenta in acciaio a cappello emerso in quanto si ricerca un sorso più agile, motivo per cui anche gli affinamenti vengono suddivisi tra l'acciaio, per la porzione proveniente da Le Coste di Monforte, e botte grande / tonneau da 500 litri per la parte proveniente dalla Ravera di Monforte.
La Barbera d'Alba proviene dalla vigna Bricco del Pilone, piccolo appezzamento adiacente alla vigne della Ravera di Monforte; fermenta in acciaio a cappello sommerso con una macerazione di circa 10 giorni ed affina 10 mesi in botte grande.
Oggi non siamo più solo cliente e produttore: con Massimo e la moglie Denise è nata una bella amicizia, teatro di serate, degustazioni e confronto.
Ciò che amo dei vini di Massimo è che sono sempre coerenti con l'annata ed al contempo sono una delle sue più belle espressioni.
Che tu sia un appassionato o un curioso, un master of wine o un neofita, ti consiglio di assaggiarli perché questo è il momento giusto per farlo!